Il fallimento
A chi non è capitato di fallire nel cammin della propria vita? Fa parte della propria esistenza.
È sicuramente doloroso e spiacevole, ma è spesso anche utile e costruttivo per migliorare se stessi, per apprendere nuove strategie, per prendere decisioni differenti, non necessariamente negative.
Ciò che è essenziale della caduta non è la caduta in sé, ma come noi la percepiamo e come reagiamo ad essa. Possiamo disperarci e pensare che siamo sfortunati, che l’universo ce l’ha con noi, che siamo “maledetti”/ perseguitati dalla mala sorte…. Oppure possiamo pensare che è un evento che capita a tutti, che fa parte dell’essere al mondo e soprattutto che è una condizione temporanea.
Nel primo caso proveremo emozioni negative per un lungo periodo e saremo bloccati in una sorta di limbo a pensare a cosa avremmo potuto fare di diverso o a lamentarci che le cose non dovevano andare così.
Nel secondo caso invece proveremo emozioni negative per breve tempo e ci attiveremo per cambiare la situazione : tenteremo di rialzarci, riprovando a fare meglio, sperando in un esito positivo, oppure rivolgeremo l’attenzione ad un obiettivo più raggiungibile e realizzabile.
Pertanto, cadere fa parte della vita, non dipende esclusivamente da noi. Ciò che dipende da noi è come reagiamo ad essa: restare a terra o rialzarsi?